Quanto è triste vedere i vinti arrabbiati, ribellarsi alla “ immeritata sconfitta” con l’adozione di percorsi vendicativi, fuori controllo, tendenti a denigrare, epurare, separare, processare in nome di una idea distorta del “ bene comune”, di “ codici etici”, di” decenza politica”, etc ….
E’ necessario recuperare la cultura dell’accoglienza, soprattutto per chi si allontana …. E la meraviglia è grande quando chi, apertamente, ha fatto più volte riferimento alla figura di Don Paolo Raimondi [ la sua comunità è stata sempre comunità aperta e accogliente ] non pratica questo percorso ma conduce se stesso e altri all’adozione di sentimenti contrari alla “ comprensione”, al “ dimenticare”, al “ non ricordate più le cose passate” Se veramente si vuole interpretare la politica come servizio è necessario che chi si auto-referenzia tale virtù ricordi che il servo è mite, docile, mansueto così come è detto nel brano di Vangelo di Luca al cap. 17: “ Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».”
Il servo non giudica, non separa, non allontana … si dimentica per l’altro … serve fino alla fine !!!
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