E’ meraviglioso lo sforzo del “ credente “ che si “ lascia forare le orecchie” nell’ascolto della profondità appena percepibile dell’invocazione di chi si considera “ ateo alla ricerca “
Dio di bontà infinita.
Un’altra poesia che ci piace inserire in questo post è quella di Raissa, moglie del grande filosofo Jacques Maritain, ebrea, con intatto l’ amore per le sue radici anche dopo la conversione al cattolicesimo. Se noi gridiamo Abba ! Pater!
Non abbiamo perduto il Padre perché è venuto col suo Figlio a percorrere con noi la Miseria, a sperimentare e provare “ sulla sua pelle” l’umano terribile sentimento dell’ abbandono più totale per condividere fino in fondo la sofferenza dell’uomo e presentarla al Padre infinitamente innamorato di tutta l’umanità, sua creatura e presenza misteriosamente collaborante quando veniva creata. |
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