Visite
Utenti in linea
Vangelo del giorno
Sabato 23 Novembre 2024

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

(Lc. 20,27-40) 

Bibbia – CEI 2008
Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

YouTube

Clik sulla foto per visualizzare
il filmato
I monaci di Tubhirine sono divenuti famosi per il film di Xavier Beauvois “Des Hommes et des Dieux” Vincitore del Gran Premio della giuria all’ultimo festival di Cannes,  è uscito nelle sale italiane il 22 ottobre. Il regista Xavier Beauvois, con uno stile austero degno dei maestri del passato quali Dreyer e Bresson e solo qualche

accenno retorico ma giustificato nel finale, mette in luce l’umanitàdei religiosi, nei quali alberga l’umanissima paura ma anche un amore incrollabile in Cristo e nel loro prossimo.

Scrive Mons  mons. Henri Teissier, arcivescovo di Algeri al tempo del rapimento e poi dell’uccisione dei monaci di Tibhirine.
«Ha suscitato in me profonda meraviglia» perché è «una scelta nata da dei professionisti del cinema, senza committenza da parte della Chiesa o di un’istituzione cristiana. In più è arrivato a Cannes per i normali canali della produzione cinematografica. Ha ottenuto il premio speciale della giuria e, sulla scia di questo, il premio del Ministero per l’istruzione, oltre al premio della giuria ecumenica

Racconta la vicenda reale di otto monaci cistercensi francesi che vivono in armonia con la popolazione musulmana,  partecipando attivamente alla vita della comunità.

Il monastero trappista (perfettamente integrato in terra mussulmana), affondava le sue radici e la sua ragion d’essere nella dimensione contemplativa, ma era al tempo stesso un riferimento per la popolazione del posto e in special modo per i contadini, con cui i monaci avevano stretto relazioni feconde, attraverso la creazione di una cooperativa, l’assistenza medica offerta dal loro dispensario, il lavoro con le donne.

Recitavano insieme passi del Corano testimoniando con la propria vita un amore per l’umanità che va oltre le barriere culturali e religiose.

Il monastero nel corso dei decenni si spogliò delle sue ricchezze, con la gente del villaggio nacque una grande fiducia, tanto che quattordici anni dopo i fatti del 1996 al monastero non è sparito un chiodo, tutto è stato rispettato.

Ma in Algeria, dall’inizio degli anni Novanta, i gruppi islamici armati seminano il terrore sgozzando civili e chiunque si opponga alla Repubblica islamica. Anche gli otto monaci sono in pericolo. Tanto che la polizia propone di sorvegliarli e anche dalla Francia arriva l’ordine di tornarsene in patria. Ma loro rifiutano entrambe le cose. Perciò, inermi, resteranno a Tibhirine dove verranno rapiti e uccisi barbaramente. Da chi, esattamente, non è dato sapere. Perché il fatto di cronaca – avvenuto nel 1996 e da cui è tratto il film – è ancora oggi irrisolto e sono molte le piste aperte.

Scriveva così padre Christian de Chergé pochi giorni prima di essere rapito e ucciso: “Se un giorno mi capitasse, e potrebbe essere oggi, di essere vittima del terrorismo che sembra voler coinvolgere attualmente tutti gli stranieri che vivono in Algeria, vorrei che la mia comunità, la mia Chiesa, la mia famiglia, si ricordassero che la mia vita è stata donata a Dio e a questo Paese”.

E ‘ un film che consigliamo di vedere.

Accanto a questo post , a sinistra il Trailer del film e a destra un PPT dove si  vedono nella semplicità di foto originali i martiri di Tubhirine .  Nelle diapositive Sono stati associati, ai “sette dormienti di Efeso”, martiri cristiani murati in una grotta e che sarebbero risuscitati circa due secoli dopo. Quello che è interessante è che sono venerati sia dai cristiani che dai musulmani (ne parla il Corano).

Lascia un commento

Liturgia del giorno
Cliccando sulle icone link per visualizzare e accedere alla liturgia del giorno e alla liturgia delle ore.
Raccolta Salmi Responsoriali


www.ilconfronto.com

Video new
Per vedere i filmati clik sull'icona di quello che scegli di vedere
Video Ros
www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com YouTube
Le vignette di T&T
Cliccando sulla immagine link per visualizzare le vignette. Richiedi password per accedere

www.ilconfronto.com

Concili
nella storia
della Chiesa

Piccola
biblioteca
da "sfogliare"

Raccolta video
"Il Confronto"

I Migranti sono
Persone..
non questioni
migratorie

Riflessioni sui
Migranti:
ricordando
La storia
di Ruth

P. Sorge
La politica
di chiusura
Mostrerà
la propria
disumanità

Lettera al
Presidente
della Repubblca
delle clarisse
carmelitane

Il nuovo patto
delle Catacombe
Chiesa povera
per i poveri

Cardinale Zuppi
a "Che tempo che fa"

Papa Francesco
a "Che tempo che fa"