“E’ bello essere preti e ringrazio il Signore per avermi chiamato, sedotto, amato; e questo amore non finisce di stupirmi.
La sera, a volte, rientrando, guardo verso i monti e dico: il Signore mi ha reso pastore assieme al mio Vescovo pastore.
Guardo le stelle, benedico il Signore e dico: anche se la mia discendenza si può contare, la nostra discendenza non si può contare.
….Tutti da amare, tutti da perdonare, tutti da guidare, tutti mia Madre….la Chiesa“ Ti ringrazio, Padre, perché mi hai chiamato alla vita, al Battesimo, alla Testimonianza, all’Eucaristia, alla Riconciliazione, al Sacro ordine del Diaconato e del Presbiterato.Ti ringrazio perché mi hai detto che servire è più che comandare!
Ti ringrazio perché mi hai dato in dono questi fratelli, confrontandomi con i quali il Cristo incontrato nei libri è diventato il Cristo della vita!
Mi sono lasciato mettere continuamente in discussione nei miei pensieri e nei dialoghi, sperando sempre che emergesse Cristo.
Ora sono presbitero; il mio cuore mi salta in gola e comincio a svegliarmi da un sogno che vedo essere realtà.
Ma sono presbitero per i fratelli e per Lui.
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