Di fatto il gruppo di Venter, coordinato da Daniel Gibson ha creato un batterio prima inesistente, il cui genoma artificiale , costruito con “una macchina” contiene dei pezzetti di Dna che non esistono nel genoma del batterio presente in natura.
È una scoperta straordinaria sia dal punto di vista conoscitivo che applicativo.
Rispettoso, e di questo gioiamo, l’atteggiamento del Card. Bagnasco e Mons. Fisichella che elogiano l’intelligenza dell’uomo “dono di Dio per conoscere meglio il creato e poterlo meglio ordinare, ulteriormente ordinare.”
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