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O mia povera
povera Chiesa dei poveri,
che ti hanno fatto?
Rispondici.
Tu come Cristo confitto,
ansimi.
Percossa, inchiodata,
frustata.
Hanno voluto spegnere
le voci dei tuoi profeti,
disperdere come cenere
il sacrificio
dei tuoi martiri….
Ma i tuoi poveri
sono ancora molti,
troppi;
i loro volti ancora segnati
dalla fame, dalla paura…
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La finanza non li ha saziati
Il mercato li ha illusi;
i tuoi pastori accusati,
i tuoi teologi processati….
O povera, povera mia
Chiesa dei poveri.
Non sei perfetta, lo so,
non sei senza rughe,
non sei il Regno:
eppure sei necessaria….
Si accaniscono contro di te,
contano le tue piaghe,
gioiscono dei tuoi peccati…
e non sanno, non sanno quello che fanno…
E poi mettono una grande pietra
sul tuo sepolcro,
convinti di darti in pasto
ai vermi….
Ma non sanno,
non capiscono,
non intendono.
Per te è sempre Pasqua,
la tua Croce porta la vita;
nell’orrore delle tue “favelas”,
porti al mondo la luce,
nel rifiuto degli uomini
doni la Pace.
Nel tuo silenzio
GESU’
proclama
le beatitudini
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