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Mentre in Tibet crescono le violenze e per le strade della capitale la polizia apre il fuoco contro i manifestanti con numerosi morti e feriti;
mentre i monasteri di Sera, Drepung e Ganden, al centro delle proteste dei giorni scorsi, sono circondati dalla polizia militare, per impedire manifestazioni e il governo di Pechino, cerca in tutti i modi di oscurare simili proteste in vista dell’appuntamento dei Giochi Olimpici incurante del richiamo del Damai Lama a deporre la forza e dialogare col popolo tibetano;
non si osserva alcun tentativo delle nazioni, Italia compresa – paladina nella moratoria contro la pena di morte – nel mettere in atto severe misure contro il governo cinese, compreso quello di un eventuale stop alla partecipazione ai giochi olimpici. Non si può far finta che laggiù non succeda niente |
Inoltre, ieri, 13 Marzo in Iraq è stato ritrovato, nei dintorni di Mossul , il cadavere di monsignor Paulos Faraj Rahho, sequestrato il 29 febbraio da un commando armato dopo che era uscito dalla chiesa del Santo Spirito dove aveva presieduto una Via Crucis; tutto questo a testimonianza dell’inferno che giorno dopo giorno la gente vive laggiù in Iraq. Ma quanti altri come monsignor Paulos Faraj Rahho muoiono per le strade del martoriato Iraq per l’assurda guerra voluta da Bush e compartecipata da altre potenze??!!
Due recentissimi fatti questi, senza dimenticare tutti i focolai di violenza del mondo, specie quelli che non hanno nemmeno la “ fortuna” di essere mediati dai mezzi d’informazione. E poi il Libano, l’Afganistan ….. |
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Di contro quasi tutti i nostri politici …. in giro per i vari salotti editoriali e televisivi incuranti del mondo ma racchiusi nella loro insanabile sete di potere.
Povero Berlusconi, che pena ha fatto all’Italia intera e al mondo col suo sorriso sprezzante nel consigliare a chi vive la precarietà di sposare un miliardario, mentre Luigi Rocca a Vallossera di Rocca Canavese , chiudeva la sua vita scrivendo alla sua compagna Barbara e ai figli “Sono triste perché mi sono stati tolti il lavoro e la mia dignità, perdonatemi “ |
Non vorrei non sperare più che la pace sia possibile, … che l’arroganza del potere ceda posto alla dimensione del “servo inutile” , … perché perdere la speranza è confidare soltanto nelle proprie forze …. e il Cristiano è uomo di fede quando continua a sperare contro “l’impossibile “ , affidando all’Uomo della Croce il riscatto dell’umanità, senza scordarsi che si è chiamati in prima persona a collaborare con Lui divenendo “operatori di pace” e servi degli uomini.
In fondo .. il battezzato … è in questa dimensione che è sacerdote e partecipa al sacerdozio regale di Cristo.
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