Sia durante il corteo, aperto dallo striscione del comitato No Priv, sia durante il comizio, è stato richiesto ai Sindaci di rifiutarsi di consegnare le reti e gli impianti alla società APS, aggiudicataria di una gara sulla cui regolarità numerosi sono stati i dubbi sollevati e non ancora sciolti, anche in sede giudiziaria.
I cittadini sono stati inoltre invitati a giudicare i candidati che si presenteranno alle prossime scadenze elettorali sulla base dell’atteggiamento che hanno avuto nei riguardi della procedura di privatizzazione voluta a tutti i costi dalla Giunta provinciale Musotto.
Infatti, è stato più volte ripetuto, il rincaro delle tariffe ed il peggioramento del servizio, di cui a Cefalù si è avuto solo un anticipo, avrà dei precisi responsabili, da individuare nelle persone degli Amministratori e dei politici che, ciascuno per le proprie competenze e funzioni, hanno favorito o non si sono opposti alla privatizzazione dell’acqua.
A tal proposito risulta singolare la presenza di alcuni esponenti e sostenitori della Giunta Guercio tra i manifestanti, visto che il Sindaco di Cefalù non si è opposto alla consegna delle reti ad APS, mentre il programma elettorale prevedeva sul punto lo svolgimento di un referendum popolare.
Alla fine della manifestazione i promotori hanno concordato di organizzare delle iniziative di protesta e di dissenso nei comuni, in occasione delle visite degli emissari di APS, in modo da far sentire alle amministrazioni, ed alla stessa società che aspira a venderci la nostra acqua, il dissenso dei cittadini, e per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Erano naturalmente assenti alla manifestazione, conclusa dal Segretario provinciale della CGIL Calà, gli esponenti della Camera del lavoro di Castelbuono, allineati, anche in Consiglio comunale, alle posizioni del Sindaco favorevole alla consegna delle reti in cambio della auspicata promessa dei finanziamenti.
10-2-2008
Il comitato no priv – contro la privatizzazione dell’acqua di Castelbuono
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