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Adamo ed Eva nel giardino erano la felicità fatta creatura. Tutto è vostro, siate felici come Dio perché Dio vi ha dato tutto quello che è suo.
Dopo averli creato Dio da un limite: «Potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma non dell’albero della conoscenza del bene e del male, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti» (Gen 2,16-17). Su questo limite, garanzia della libertà umana, fa leva la tentazione del serpente. |
E l’uomo non resiste alla suggestione di “fare a meno di Dio”.
Ad Adamo si contrappone Gesù, anche lui tentato come ogni uomo che viene nel mondo, ma «senza commettere peccato» . L’arma con cui Gesù combatte è la sottomissione alla Parola di Dio. Se Adamo ha considerato l’essere come Dio una preda da conquistare e ha steso la mano verso l’albero per «rapire» la qualità divina, Gesù ha percorso il cammino opposto e al termine della sua esistenza terrena è giunto a stendere le sue mani sulla croce per offrire la sua vita nella libertà e per amore di Dio e degli uomini.
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