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“Io non sono nata prostituta, ma
ho trovato sul mio cammino persone
che mi hanno costretta a
diventarlo.
Mi hanno sparato, picchiato, preso
a calci … Mi hanno posseduta in
tutti i modi, incuranti del mio
dolore, della mia tristezza e dei
miei pianti.
Ho sempre cercato affetto e ho
sempre ricevuto umiliazioni e
violenze.
Non ho mai provato piacere ma
schifo e ribrezzo quando un cliente
mi toccava.
Ho tremato, ho pianto, ho
supplicato: perché tutto questo?
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Vorrei lasciare tutto questo, ma non posso:
mi minacciano dicendo che se scappo uccideranno
i miei genitori.
Prima di lasciare la mia patria, durante un rito
religioso, mi sono impegnata a non tradire coloro
che mi hanno portato in Italia: se lo facessi gli
spiriti maligni mi castigherebbero.
L’unico amico che mi è rimasto è Dio: su di Lui
posso sempre contare e ogni giorno prego, gli
racconto le mie pene e so che Lui mi capisce.
Non vado in chiesa perché forse non mi
accetterebbe sapendo cosa faccio e anche perché
non mi sento pulita… “
“In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.” ( Mt 21,31)
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