In questa tormentosa crisi politica, sulla quale, aleggiano sottili ma forti ingerenze da mondo ecclesiastico ci piace riportare alcuni passaggi della lettera aperta che Mons. Bettazzi ha inviato a Romano Prodi, in questo tempo particolare “in cui il degrado della vita politica è evidente, in cui troppi rincorrono interessi e privilegi particolari, in cui gli stessi grandi ideali, proposti e difesi dalla Chiesa, vengono talora strumentalizzati anche da chi nella sua vita personale ha sempre mostrato di non tenerne un gran conto“.
“Sento di doverla ringraziare anche come vescovo, benché emerito per l’esempio che ella ha dato di stile e di attenzione alla gente più in difficoltà.
L’ultima Settimana Sociale dei cattolici, fra l’altro egregiamente diretta dal mio successore a Ivrea ha puntualizzato come fine di una retta politica sia il ‘bene comune’, cioè la creazione di quell’ambiente in cui i cittadini, le famiglie, le aggregazioni, ma tutti i cittadini, tutte le famiglie, tutte le aggregazioni (non solo chi è già più fortunato o più amico), possano perseguire una vita operosa e fiduciosa“.
“Dovremmo tenere più presente questa politica alta noi cristiani e la Cei stessa deve continuare a richiamarcela con insistenza e precisione, evitando tutti, più che mai oggi, anche solo l’apparenza di compromissioni, di silenzi significativi, di comportamenti interessati.
Come è stato autorevolmente ricordato, forse il vero modo di ‘dare a Dio quello che è di Dio’, in questo campo, è ‘dare a Cesare quel che è di Cesare”, cioè serietà, onestà, solidarietà“.
“Non sta a me giudicare quello che il Suo Governo ha fatto; ma ritengo – conclude Bettazzi – che gli intenti che l’hanno guidata, la serietà, la coerenza, il dialogo, la pazienza, con cui ha agito, pur fra mille difficoltà, anche nelle ultime ore, costituiscano un forte esempio dello stile con cui tutti, proprio a cominciare dai cristiani, dovrebbero porsi al servizio del ‘bene comune’, e di come sia possibile, quindi perseguibile, una ‘politica alta’. Grazie, Presidente. E auguri“.
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