Comunque, esiste già un piano dei finanziamenti e sono state determinate le tariffe: purtroppo, nonostante le infondate affermazioni degli amministratori, non sono previsti per i prossimi anni finanziamenti per la rete idrica del comune di Castelbuono. Ma il Sindaco ripone ancora speranze nella benevolenza dell’Assessore provinciale Loddo, (delle cui virtu’ leggiamo in questi giorni a proposito delle 120 assunzioni), dell’ATO e della società aspirante gestore, nei loro messaggi e nelle loro promesse, come se quelli di Acque Potabili Siciliane fossero dei benefattori e non una società che opera alla ricerca del profitto per i suoi azionisti.Il Sindaco ha affermato che se mancheranno le suddette garanzie sui finanziamenti, non consegnerà le reti: pensa davvero di aver tanto potere da influenzare le scelte di APS, che ha rinviato a chissà quando il rifacimento delle reti idriche in quasi tutti i comuni, non solo a Castelbuono.E, se anche ottenesse rassicurazioni sui finanziamenti e sulle tariffe, è sicuro che, consegnando le reti e gli impianti ad una grande concentrazione industriale e finanziaria, i cittadini per trent’anni saranno tutelati? E da chi, da lui? O dai numerosi membri della casta politica siciliana già pronti a beneficiare della situazione?Oggi sappiamo che gli emissari dell’ATO e dell’aspirante gestore APS girano per i comuni delle Madonie per incontrare gli amministratori in vista della consegna delle reti e degli impianti; sappiamo che alcuni Sindaci hanno rifiutato di riceverli, fino a quando non si farà piena luce sugli atti posti in essere dal Commissario straordinario dell’ATO nel 2005, e sappiamo, perchè lo ha detto durante l’incontro con noi, che il Sindaco di Castelbuono non è tra questi.Se la decisione sarà quella della consegna, le centinaia di cittadini che stanno firmando la dichiarazione di essere contrari saranno da noi chiamati a mobilitarsi e a far valere i diritti e le scelte di questo paese.Se invece, il Sindaco non godrà della benevolenza dei benefattori e deciderà di opporsi, chiederemo ugualmente ai cittadini la massima vigilanza, perché finora il suo atteggiamento non è stato imporontato a scelte decise e coerenti, ma soprattutto perchè l’acqua sia sempre un bene comune e non si sporchi.
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