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Vangelo del giorno
Domenica 06 Aprile 2025

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».


(Gv 8,1-11)
Bibbia – CEI 2008
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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

        michelangiolo.jpg    

Premesso che anche il cattolico è un laico [ laicòs = popolo ], in  una nazione in cui  ci si ostina a differenziare  laici e cattolici ci si deve adoperare in tutti i modi nella ricerca del dialogo “tra le parti”, sforzandosi d’ individuare i punti dove  esiste la concreta possibilità di dialogo.

                                                  

E’ fondamentale allora  darsi delle regole comuni per consentire la massima espressione da parte di tutti. 

Il massimo di possibilità espressiva per tutti, risiede in valori come   la responsabilità, la condivisione, la ricerca onesta con ogni mezzo del reciproco ascolto senza pregiudiziali e senza paletti di “ verità intoccabili e indiscutibili “. 

Certe volte sembra che proprio i laici siano più chiusi in merito ad argomenti che  non si devono più mettere in discussione, perché acquisiti come certezze assolute.

 Nella costruzione del cammino di un  dialogo sincero  è necessaria la consapevolezza

*       che tutti siamo esseri umani ,

*       che ci muoviamo con le nostre debolezze, con le nostre limitatezze, con le nostre “ verità innegoziabili “ ;

*       che difficilmente siamo disponibili , quando è tempo di stoppare le parole e compiere atti concreti, ad avvicinarci sempre di più,  sorreggendoci l’un l’altro verso un cammino  difficile di condivisione delle emergenze sociali.

Sono allora questi  i principali ostacoli da rimuovere dal cuore dell’uomo per mettersi nella disponibilità di ascolto dell’altro. 

 Il dialogo è indispensabile per la costruzione di una società giusta, ma un dialogo che riconosca i valori dell’altro.  Questo riconoscimento è l’inizio dell’ascolto e dell’accoglienza dell’altro.

 Fondamentale è  conquistare e  convertire al  dialogo soprattutto chi è sempre pronto ad imporre degli steccati [ e questo soprattutto per il suo bene], per evitargli che presto o tardi non venga a trovarsi, proprio lui,  a scontrarsi con gli steccati che ha imposto.

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