Il martirio della madre coreana è rimasta nel nascondimento per alcune settimane e solo ora viene alla luce, in tutta la sua drammaticità.
Terni, 25 luglio 2009
Carissimi amici della Federazione Biblica Cattolica, desidero condividere con tutti voi quanto è accaduto in Corea del Nord il 16 giugno e che purtroppo abbiamo appreso solo oggi, domenica 25 luglio.
La signora Ri Hyon-ok, di 33 anni, sposata e madre di tre figli è stata giustiziata dal regime con l’accusa di aver “distribuito Bibbie”.
Il marito e i tre figli, il giorno dopo l’esecuzione, sarebbero stati rinchiusi in un campo di detenzione vicino alla città di Hoeryong presso la frontiera con la Cina. Cari amici, questa donna oggi sta davanti a tutti noi come una “martire” dell’apostolato biblico. Lei è morta per donare la Bibbia.
E’ un esempio per noi che – come scrive la Lettera agli Ebrei – “non abbiamo resistito sino al sangue”(cfr Eb 12, 4).
Ho sentito il bisogno di comunicarvi questa testimonianza perché ci aiuta a riscoprire quella forza interiore che sola può sostenere il nostro lavoro.
Negli anni passati altri due cristiani sono stati uccisi perché distribuivano Sacre Scritture, uno in Turchia e l’altro a Gaza.
Certo, possiamo domandarci: quale minaccia rappresenta una Bibbia? Eppure la Bibbia rappresenta una parola diversa che sgretola ogni totalitarismo.
Cari amici, il martirio di Ri Hyon-ok ci rafforzi nella fede. Per parte mia vi saluto con un abbraccio di pace e quanto prima vi scriverò notizie sulle vicende ultime della Federazione che, grazie al Signore, sono sulla via della conclusione; e comunque impallidiscono davvero di fronte a testimonianze come questa.
Il Signore ci benedica tutti.
Vincenzo Paglia
Presidente della FBC
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.