Nell’Ottobre scorso è stato approvato con 157 sì e 155 no e un astenuto (compreso il voto favorevole della Lega Nord), un emendamento aggiuntivo al decreto legge collegato alla Finanziaria (presentato dalla commissione Bilancio e leggermente modificato con un sub-emendamento del relatore Natale Ripamonti), che impedisce nuovi affidamenti fino a una legge organica sulla gestione delle risorse idriche e dei servizi idrici integrati (e comunque non oltre 12 mesi dall’entrata in vigore della legge). Qualche giorno fa è stata presentata all’ARS [da Rita Borsellino (prima firmataria), dal vice capogruppo del Pd Giovanni Barbagallo, dal capogruppo di Uniti per la Sicilia Maurizio Ballistreri e dai deputati Giovanni Panepinto (Pd) e Francesco Cantafia (Sd-Uniti per la Sicilia) una mozione per impegnare il governo regionale a bloccare i processi di privatizzazione dell’acqua. |
In questa intervista con determinazione Rita Borsellino ribadisce che “i sindaci, proprio per la loro funzione e il loro ruolo, devono svolgere il loro compito pensando al bene dei cittadini. E per il bene dei cittadini l’acqua deve essere pubblica, e su questo non ci sono dubbi. L’acqua è un bene pubblico e come tale deve essere salvaguardata. Questo è il compito dei sindaci.”
Vogliamo ancora sperare che il nostro sindaco di Castelbuono, colpito sulla “ via di Roma”, riveda la “propria politica” sull’acqua e rientri in sintonia con quanti si adoperano per il “ bene dei cittadini “.
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