La mano di un bimbo nero su quella di un adulto bianco: è l’immagine che accompagna il duro post di don Lorenzo Russo, sul suo profilo Facebook, rivolto a chi guarda con favore al provvedimento del presidente della Regione, provvedimento che aveva disposto lo sgombero di hotspot e centri di accoglienza dei migranti dell’isola.
Di seguito il testo del post
Scrivo ai miei Parrocchiani, a quanti tra questi oggi gioiscono per l’ordinanza di Musumeci convinti da domani di essersi liberati del problema delle migrazioni, a quanti osannano scelte politiche che non fanno il bene dei poveri di questo mondo ma guardano solo al proprio interesse.
A voi dico: non venite a Messa, state perdendo tempo! Non giova a nulla battervi il petto, ascoltare la Parola del Vangelo, nutrirvi dell’Eucarestia. La vostra ipocrisia vi precede. Chiedete coerenza a chi vi circonda, imparate voi ad essere coerenti con la fede che dite di professare. Sennò saremo solo come i “sepolcri imbiancati” di cui parla Gesù: che si lasciano ammirare dalla gente per la loro bellezza esteriore, ma che all’interno custodiscono solo odore di morte.
Convertiamoci al Vangelo, fratelli miei!
Un giorno dovremo dare conto a Dio di tutto, delle parole come dei silenzi! Sull’amore saremo giudicati!
Vostro Parroco,
dLR.
All’iniziativa di don Lorenzo, si sono aggiunte le reazioni della chiesa siciliana, da un angolo all’altro dell’Isola: l’ordinanza di Musumeci ha infatti provocato le reazioni anche della Caritas Diocesana di Palermo e dell’ufficio migrantes, organi presieduti dall’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, che in una nota ”esprimono forte preoccupazione e fermo dissenso nei confronti dell’ordinanza emanata dal presidente della Regione Sicilia”
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