Il 16 Aprile si è spento Luis Sepúlveda all’età di 70 anni nell’ospedale di Oviedo ( Asturie, Spagna) dove era ricoverato in gravi condizioni dal 29 febbraio per una polmonite associata al coronavirus.
Nato a Ovalle, in Cile, nel 1949. Il suo nome è caro a milioni di bambini per la fiaba “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. ( che si può leggere cliccando sull’icona accanto)
Numerosi i suoi libri : Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Il mondo alla fine del mondo, Un nome da torero, La frontiera scomparsa, Incontro d’amore in un paese in guerra, Diario di un killer sentimentale, Jacaré, Patagonia Express, Le rose di Atacama, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Raccontare, resistere (con Bruno Arpaia), Il generale e il giudice, Una sporca storia, I peggiori racconti dei fratelli Grim (con Mario Delgado Aparaín), Il potere dei sogni, Cronache dal Cono Sud, La lampada di Aladino, L’ombra di quel che eravamo, Ritratto di gruppo con assenza, Ultime notizie dal Sud, Tutti i racconti, Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, Ingredienti per una vita di formidabili passioni, Un’idea di felicità (con Carlo Petrini), Trilogia dell’amicizia, L’avventurosa storia dell’uzbeko muto e Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà.
Nato in Cile nel 1949, Sepúlveda cresce con il nonno, un anarchico andaluso che gli trasmette la passione per la letteratura. Giovanissimo inizia a scrivere racconti e poesie per il giornale della sua scuola. Lavora per un quotidiano e in radio, vince premi e una borsa di studio per l’università di Mosca, dove resta però solo pochi mesi. Vive in Bolivia. Lì si unisce all’Ejercito de Liberacion Nacional. Tornato in Cile, fa teatro, da sceneggiatore e regista, lavora come giornalista, dirige una cooperativa agricola. Membro del partito socialista, entra nella guardia personale del presidente Salvador Allende.
Dopo il colpo di Stato militare di Augusto Pinochet, nel 1973, viene arrestato e torturato per le sue idee politiche per sette mesi. Dopo un secondo arresto, e due anni e mezzo di carcere in totale, il processo lo condanna all’esilio. Nel 1977 Sepúlveda lascia il Cile, viaggia in America Latina e in Europa, e si stabilisce in Spagna, nelle Asturie.
Il romanzo di esordio che lo consacra al successo è Il vecchio che leggeva romanzi d’amore del 1989. L’ultimo libro, pubblicato nel 2018, è Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa.
Il Libro della “ Gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” narra la storia di una gabbiana che per sbaglio finì in una macchia di petrolio scaricato nel mare. Facendo fatica a volare la gabbiana decise di fermarsi su un balcone di una casa vicina. Su questo balcone c’era un gatto di nome Zorba che vedendo subito la gabbiana si allarmò. Questa, però non riuscì a sopravvivere per il tempo trascorso sulla macchia di petrolio tossico.
Prima di morire depose un uovo e fece promettere al gatto che non l’avrebbe mangiato, che se ne sarebbe preso cura e infine che gli avrebbe insegnato a volare.
Zorba impressionato dall’accaduto si andò a confrontare con i suoi amici gatti che decisero di aiutarlo a mantenere la sua promessa.
Quando l’uovo si schiuse la piccola fù chiamata Fortunata.
Quando la gabbianella crebbe i gatti incominciarono a prepararla per volare ma ancora senza successo. Quindi Zorba decise di chiedere aiuto ad un umano. L’umano scelto fù il padrone della gatta di nome Bubulina.
Quando Zorba chiese aiuto all’uomo che accettò di aiutare la gabbianella a volare, esso decise che avrebbero dovuto incontrarsi a mezzanotte al campanile di San Michele. Arrivati in cima al campanile la gabbianella riuscì a spiccare il volo e in quel momento lei ringraziò Zorba per quello che aveva fatto per lei e, se ne andò.
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