Segnali incoraggianti dai lavori della delegazione cattolica guidata dal cardinale Kasper e dalla delegazione panortodossa guidata dal metropolita Zizioulas del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli
Più snella la strada per la riunificazione di cattolici e ortodossi dopo lo scisma del 1054.
Il Papa è il “primo dei patriarchi”, Roma è la “prima sede”, la Chiesa di Roma “presiede nell’amore”.
Dai lavori , tre determinati :la comunione ecclesiale, la conciliarità, l’autorità.
Si concorda che il vescovo è il capo della Chiesa locale e che nessuno può sostituirsi a lui che è l’Autorità locale.
Si riconosce che “l’unica e santa Chiesa” si realizza contemporaneamente in ogni Chiesa locale, che celebra l’eucaristia, e nella comunione di tutte le Chiese. Atri passaggi : a livello regionale un gruppo di chiese riconosce al proprio interno un “ protos “ ( primo ),mentre a livello globale “ coloro che sono i primi nelle diverse regioni insieme a tutti i vescovi cooperano in ciò che riguarda la totalità della chiesa “… “ i primi dovranno poi riconoscere il primo tra di loro”.
La conciliarità: è la cooperazione comune tra tutti. Tutti i vescovi oltre a essere uniti tra di loro nella fede, “hanno anche in comune la stessa responsabilità e lo stesso servizio nei confronti della Chiesa”. I concili sono lo “strumento principale” attraverso cui si esprime la comunione della Chiesa.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.