Sempre sobrio e dimesso con distinta pacatezza ha affrontato, senza scomporsi, anche situazioni per lui dolorose, come il bando dalla Rai da parte di Berlusconi che col famoso” Editto di Sofia “ lo allontanava dalla TV pubblica assieme a Santoro e Luttazzi.
Tacciato come “ comunista” amava definirsi “ un socialista senza partito e un cristiano senza chiesa “
Ricevuto da Giovanni Paolo II dopo “ I dieci Comandamenti”, si meritò una ammiccante battuta: “La ringrazio anche a nome di Mosè”.
Ha lavorato sempre sodo, e a chi gli chiedeva la fonte di tanta energia rispondeva “Ho lavorato. Me l’ha insegnato mio papà che faceva l’operaio “
E’ una grande voce che si spegne consegnando al giornalismo la necessità della semplicità e della ricerca della verità.
Penso che uscendo dal quotidiano spazio temporale abbia di nuovo sussurrato con Woody Allen “Non è che ho paura della morte. Vorrei solo non esserci quando arriverà “
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