Attualità
Siamo in un tempo di profondi cambiamenti; anzi, come ha più volte detto Papa Francesco, viviamo un “cambiamento di epoca” più che “un’epoca di cambiamento”.
Da un punto di vista ecclesiale, la parrocchia è un terminale di molti fenomeni: essa sente, subisce e vive numerosi e profondi mutamenti, manifestando l’esigenza di alcuni punti cruciali di ripensamento. Oggi la parrocchia è bisognosa di cura, di rinnovamento, di coraggio. Continua a leggere
L‘ 8 ottobre nella cattedrale di Tirana, Albania, il vescovo mons. George Frendo ha aperto ufficialmente la causa di beatificazione del giuseppino p. Ettore Cunial
P.Ettore nasce a Possagno il 13 agosto 1933. L’8 ottobre 1951 si consacra a Dio, nella Congregazione di San Giuseppe e il 18 marzo 1962 viene consacrato sacerdote.
Dal 1963 al 1972 insegna presso il Seminario Padri Giuseppini a S.Giuseppe Vesuviano ( Napoli ); continua l’insegnamento ad Albano (Roma). Continua a leggere
L’avevamo incontrato qualche settimana fa, intrattenendoci per alcune ore con lui, lucido e consapevole che presto avrebbe contemplato il volto di Dio.
Nella sua stanza il libro della liturgia delle ore aperto; il sorriso sempre sulle labbra, presente a tutti gli avvenimenti e trasformazioni della piccola comunità Isnellese e della nostra Chiesa Cefaludese.
“Ci mancherà un amico, un educatore, un teologo, l’Esperto di iconografia e arte, una colonna della nostra Chiesa locale, un profeta del Concilio, un promotore delle nostre Madonie, un’appassionato della Cattedrale e del suo Pantocrator, il viaggiatore instacabile, capace di farti apprezzare la bellezza, la virtù, l’allegria. Ciao Totuccio: ci mancherai tanto ma continuerai a dirci ” che in fondo al tunnel non c’è il buco nero, ma la Luce radiosa che non tramonta”.
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Don Giuseppe Vacca è il nuovo Parroco della Parrocchia Maria Assunta. A lui esprimiamo i migliori auguri, affidandolo alla protezione di un amico comune che così si congedava dalla comunità di Montemaggiore nel Settembre 85 per servire quella di Calcarelli- Nociazzi
“ Carissimi… sono stato contento di servire la comunità sia da Diacono, sia da Presbitero… Voglio ringraziare il Signore per quello che sono, cioè Sacerdote, per quel poco che ho potuto fare, che abbiamo potuto fare insieme e devo chiedergli perdono per le resistenze che ho avuto quelle volte che il Signore da me richiedeva di più… Ti ringrazio, Padre, perché mi hai chiamato alla vita, al Battesimo, alla Testimonianza, all’Eucaristia, alla Riconciliazione, al Sacro ordine del Diaconato e del Presbiterato. Continua a leggere