Attualità
Con 104 voti a favore, 54 contrari e 29 astenuti l’assemblea generale dell’Onu ha detto sì alla moratoria contro la pena di morte nel mondo.
La moratoria è stata approvata alle 11,45 ora di New York, le 17,45 in Italia. Il governo degli Stati Uniti non ha votato per la moratoria, né avrebbe potuto, perchè, la questione è prerogativa dei singoli stati, e non del Presidente né del Parlamento. Il documento non è vincolante, ma è di grande impatto morale e politico. |
Il testo esorta tutti gli stati che hanno ancora la pena di morte a “stabilire una moratoria delle esecuzioni in vista dall’abolizione” della pena capitale, e invita a ridurne progressivamentel’uso e il numero dei reati per i quali può essere comminata, rispettando gli standard internazionali a garanzia dei diritti dei condannati.
Ecco i punti salienti:
«Considerando che l’uso della pena di morte mina la dignità umana e convinti del fatto che una moratoria sulla pena di morte contribuisca al miglioramento e al progressivo sviluppo dei diritti umani; che non esiste alcuna prova decisiva che dimostri il valore deterrente della pena di morte; che qualunque fallimento o errore giudiziario nell’applicazione della pena di morte è irreversibile e irreparabile; accogliendo con favore le decisioni prese da un crescente numero di Paesi di applicare una moratoria delle esecuzioni, in molti casi seguite dall’abolizione della pena di morte»,
l’Assemblea Generale: «Esprime la sua profonda preoccupazione circa la continua applicazione della pena di morte e
«invita tutti gli Stati che ancora hanno la pena di morte a:
A) Rispettare gli standard internazionali che prevedono le garanzie che consentono la protezione dei diritti di chi è condannato a morte, in particolare gli standard minimi, stabiliti dall’annesso alla risoluzione del Consiglio Economico e Sociale, 1984/50;
B) Fornire al segretario generale le informazioni relative all’uso della pena capitale e al rispetto delle garanzie che consentono la protezione dei diritti dei condannati a morte;
C)Limitarne progressivamente l’uso e ridurre il numero dei reati per i quali la pena di morte può essere comminata;
D) Stabilire una moratoria delle esecuzioni in vista dall’abolizione della pena di morte».
A conclusione la risoluzione «invita gli Stati che hanno abolito la pena di morte a non reintrodurla; chiede al segretario generale di riferire sull’applicazione di questa risoluzione alla 63ma sessione; decide di continuare la discussione sulla questione durante la 63ma sessione allo stesso punto all’ordine del giorno».
Il cammino per l’abolizione è ancora lungo ma un grosso passo avanti si è compiuto , grazie anche alla tenacia dell’Italia che – come ha detto Prodi – ha“ promosso per prima un’iniziativa progressivamente trasformata in una grande coalizione intesa a favorire i diritti dell’uomo “
Nell’Ottobre scorso è stato approvato con 157 sì e 155 no e un astenuto (compreso il voto favorevole della Lega Nord), un emendamento aggiuntivo al decreto legge collegato alla Finanziaria (presentato dalla commissione Bilancio e leggermente modificato con un sub-emendamento del relatore Natale Ripamonti), che impedisce nuovi affidamenti fino a una legge organica sulla gestione delle risorse idriche e dei servizi idrici integrati (e comunque non oltre 12 mesi dall’entrata in vigore della legge). Qualche giorno fa è stata presentata all’ARS [da Rita Borsellino (prima firmataria), dal vice capogruppo del Pd Giovanni Barbagallo, dal capogruppo di Uniti per la Sicilia Maurizio Ballistreri e dai deputati Giovanni Panepinto (Pd) e Francesco Cantafia (Sd-Uniti per la Sicilia) una mozione per impegnare il governo regionale a bloccare i processi di privatizzazione dell’acqua. |
In questa intervista con determinazione Rita Borsellino ribadisce che “i sindaci, proprio per la loro funzione e il loro ruolo, devono svolgere il loro compito pensando al bene dei cittadini. E per il bene dei cittadini l’acqua deve essere pubblica, e su questo non ci sono dubbi. L’acqua è un bene pubblico e come tale deve essere salvaguardata. Questo è il compito dei sindaci.”
Vogliamo ancora sperare che il nostro sindaco di Castelbuono, colpito sulla “ via di Roma”, riveda la “propria politica” sull’acqua e rientri in sintonia con quanti si adoperano per il “ bene dei cittadini “.
Ecco piani di interventi previsti dall’ATO idrico di Palermo per
i prossimi 3 anni:
per lo più opere fognarie, poco o niente per le reti diriche.
Si vergognino quanti hanno barattato l’acqua con
i finanziamenti … promessi.
Per i cittadini : subito aumento delle tariffe…
reti idriche forse dopo !!!
|
interventi-2008 |