Attualità
La TAC dell’Ospedale di Termini Imerese non ce l’ha più fatta … ormai è in fermo tecnico da molti giorni provocando gravissime carenze e disservizi ad un importante presidio Ospedaliero. |
Notevoli le difficoltà nella gestione di tutte quelle urgenze che necessitano di tale diagnostica :
· ricerca della disponibilità ad effettuare l’indagine in altri nosocomi,
· organizzazione del trasporto del paziente ( spesso difficoltosa per l’esiguo numero di ambulanze dedicate che, tra l’altro, devono anche soddisfare le altre emergenze come trasferimenti di quei pazienti con gravi eventi acuti non gestibili dal presidio ).
Importanti ripercussioni anche :
· su pazienti ricoverati in attesa della TAC per definizione e/o stadiazione di patologie neoplastiche;
· su pazienti neurologici acuti, rimandati al presidio di Termini per mancanza di posti letto dai nosocomi cittadini con l’indicazione ad un monitoraggio TAC, nella gestione dell’evoluzione dell’evento acuto;
e così via….
Questo è solo uno dei tanti problemi “ acuti” dell’Ospedale e, nel portarlo all’attenzione abbiamo evidenziato l’attentato che con questi disservizi si perpetua nei confronti del “ diritto alla salute” del malato, trascurando, appositamente, il dignitoso silenzio del personale costretto a convivere giorno dopo giorno con le enormi difficoltà che la perenne precarietà distribuisce.
Tutto il personale del presidio non chiede e non chiederà “ la luna” ( hostess, stuard, stanze con TV color, bellissimi giardini….) ma gli strumenti per lavorare con dignità nell’interesse del malato.
Che la classe politica, soprattutto quella locale, si svegli e si impegni per un dignitoso rilancio del presidio.
La speranza che sostiene gli operatori possa al più presto produrre dei segni tangibili di concreta attenzione.
Comunque, esiste già un piano dei finanziamenti e sono state determinate le tariffe: purtroppo, nonostante le infondate affermazioni degli amministratori, non sono previsti per i prossimi anni finanziamenti per la rete idrica del comune di Castelbuono. Ma il Sindaco ripone ancora speranze nella benevolenza dell’Assessore provinciale Loddo, (delle cui virtu’ leggiamo in questi giorni a proposito delle 120 assunzioni), dell’ATO e della società aspirante gestore, nei loro messaggi e nelle loro promesse, come se quelli di Acque Potabili Siciliane fossero dei benefattori e non una società che opera alla ricerca del profitto per i suoi azionisti.Il Sindaco ha affermato che se mancheranno le suddette garanzie sui finanziamenti, non consegnerà le reti: pensa davvero di aver tanto potere da influenzare le scelte di APS, che ha rinviato a chissà quando il rifacimento delle reti idriche in quasi tutti i comuni, non solo a Castelbuono.E, se anche ottenesse rassicurazioni sui finanziamenti e sulle tariffe, è sicuro che, consegnando le reti e gli impianti ad una grande concentrazione industriale e finanziaria, i cittadini per trent’anni saranno tutelati? E da chi, da lui? O dai numerosi membri della casta politica siciliana già pronti a beneficiare della situazione?Oggi sappiamo che gli emissari dell’ATO e dell’aspirante gestore APS girano per i comuni delle Madonie per incontrare gli amministratori in vista della consegna delle reti e degli impianti; sappiamo che alcuni Sindaci hanno rifiutato di riceverli, fino a quando non si farà piena luce sugli atti posti in essere dal Commissario straordinario dell’ATO nel 2005, e sappiamo, perchè lo ha detto durante l’incontro con noi, che il Sindaco di Castelbuono non è tra questi.Se la decisione sarà quella della consegna, le centinaia di cittadini che stanno firmando la dichiarazione di essere contrari saranno da noi chiamati a mobilitarsi e a far valere i diritti e le scelte di questo paese.Se invece, il Sindaco non godrà della benevolenza dei benefattori e deciderà di opporsi, chiederemo ugualmente ai cittadini la massima vigilanza, perché finora il suo atteggiamento non è stato imporontato a scelte decise e coerenti, ma soprattutto perchè l’acqua sia sempre un bene comune e non si sporchi.
L’annullamento della visita alla Sapienza sbaraglia i progetti dei contestatori e “ promuove il papa antipatico” che con stile, glissando la visita, ha evitato all’Italia, dimostandole vero amore, possibile ulteriore discredito internazionale attraverso tutto quello che i comitati organizzati della Rete per l’autoformazione della “ Sapienza” avrebbero mediato al mondo . Ci sgomenta che i laici non testimoniano la tolleranza che pretendono. Riportiamo il testo integrale che Papa Benedetto avrebbe pronunziato.( testo-visita-sapienza ) |