Attualità
CEFALU’ |
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Ieri imbevibile €. |
Oggi imbevibile €. |
Aumento + 700% |
ATO IDRICO PER 61 COMUNI SU 81 |
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Oggi €. 0,70/80 Mc |
Domani €. 1,43 Mc |
Aumento + 100% |
e non finisce qui
La societa’ APS spa aumentera’ ancora la tariffa gia’ nel corso del primo anno, per l’adeguamento istat al costo della vita, per gli investimenti straordinari, per la variazione dei volumi d’acqua venduti, per eventuali aumenti del costo dell’acqua venduta dai fornitori.il servizio e’ destinato a peggiorare in quanto non piu’ organizzato su base comunale ma provinciale, lontano, quindi, dai bisogni degli utenti.
CITTADINIBLOCCHIAMO LA PRIVATIZZAZIONE Chiediamo :ÿ la gestione pubblica dell’acqua.ÿ il mantenimento dei finanziamenti pubblici per la manutenzione e la modernizzazione delle reti idriche e fognarie
ÿ il blocco, da parte dei comuni, della consegna delle reti alla societa’ APS spa.
INVITIAMO L’AMMINISTRAZIONE DI CEFALU’
ÿ a sospendere la consegna della rete comunale ad APS spa.
ÿ a indire un referendum cittadino sulla privatizzazione della gestione del servizio idrico.
(come da programma elettorale del sindaco Guercio)ÿ
a ridefinire in diminuizione le tariffe per l’anno 2008.ÿ
di ritirare il ruolo 2006 e rideterminarlo in relazione alle maggiori entrate accertate.ÿ
a ritirare la richiesta di pagamento per il canone di potabilizzazione relativo al II° semestre 2005, perche’ illegittima.ÿ
ad applicare il regolamento comunale di somministrazione acqua potabile la dove prevede la tariffa agevolata per i consumi fino a 150 mc d’acqua.
MANIFESTAZIONE A CEFALU’SABATO 9 FEBBRAIO 2008ORE 17,00CONCENTRAMENTO IN VIA ROMA(DI FRONTE HOTEL ASTRO)CORTEO E COMIZIO FINALE IN PIAZZA DUOMO CGIL Provinciale Palermo, CISL Cefalù, UIL Cefalù, LEGAMBIENTE Cefalù, IL COORDINAMENTO DEI COMUNI CONTRO
Riguardo al sostegno a un nuovo partito cattolico. “ Non spetta a noi dare né il permesso, né la preclusione e neanche il sostegno a iniziative che sono nella responsabilità dei cittadini cattolici “…. I vescovi invitano “ tutti i soggetti politici a mettere al primo posto il bene comune rispetto agli interessi di parte “.
Quanta passione poi da parte del Card Bagnasco nel descrivere l’Italia come un paese “ sflilacciato” “ a coriandoli ”, incapace di crescita economica.
E poi, parlando quasi da “ capo politico”, quanto “inopportuno” l’ invito ai politici cristiani a non avere “ alcun vincolo di mandato” nei confronti del popolo che li ha eletti.
Quante parole ma…
“ il supremo dirsi della parola avviene nel suo supremo tacersi.
La parola si è detta nella maniera più alta quando si è taciuta… La Parola esce dal silenzio,dimora nel silenzio,rimanda al silenzio..La Parola si dice…spegnendosi nel silenzio della morte. ….
Duemila anni di parlare parole….Dimenticando che si potrà parlare la Parola solo salendo sulla Croce lasciata vuota da Cristo.
E sulla Croce non si sale “in comitiva”ma terribilmente da soli,consapevoli di vivere l’estrema esperienza dell’abbandono…anche da Dio! …. “
In questa tormentosa crisi politica, sulla quale, aleggiano sottili ma forti ingerenze da mondo ecclesiastico ci piace riportare alcuni passaggi della lettera aperta che Mons. Bettazzi ha inviato a Romano Prodi, in questo tempo particolare “in cui il degrado della vita politica è evidente, in cui troppi rincorrono interessi e privilegi particolari, in cui gli stessi grandi ideali, proposti e difesi dalla Chiesa, vengono talora strumentalizzati anche da chi nella sua vita personale ha sempre mostrato di non tenerne un gran conto“.
“Sento di doverla ringraziare anche come vescovo, benché emerito per l’esempio che ella ha dato di stile e di attenzione alla gente più in difficoltà.
L’ultima Settimana Sociale dei cattolici, fra l’altro egregiamente diretta dal mio successore a Ivrea ha puntualizzato come fine di una retta politica sia il ‘bene comune’, cioè la creazione di quell’ambiente in cui i cittadini, le famiglie, le aggregazioni, ma tutti i cittadini, tutte le famiglie, tutte le aggregazioni (non solo chi è già più fortunato o più amico), possano perseguire una vita operosa e fiduciosa“.
“Dovremmo tenere più presente questa politica alta noi cristiani e la Cei stessa deve continuare a richiamarcela con insistenza e precisione, evitando tutti, più che mai oggi, anche solo l’apparenza di compromissioni, di silenzi significativi, di comportamenti interessati.
Come è stato autorevolmente ricordato, forse il vero modo di ‘dare a Dio quello che è di Dio’, in questo campo, è ‘dare a Cesare quel che è di Cesare”, cioè serietà, onestà, solidarietà“.
“Non sta a me giudicare quello che il Suo Governo ha fatto; ma ritengo – conclude Bettazzi – che gli intenti che l’hanno guidata, la serietà, la coerenza, il dialogo, la pazienza, con cui ha agito, pur fra mille difficoltà, anche nelle ultime ore, costituiscano un forte esempio dello stile con cui tutti, proprio a cominciare dai cristiani, dovrebbero porsi al servizio del ‘bene comune’, e di come sia possibile, quindi perseguibile, una ‘politica alta’. Grazie, Presidente. E auguri“.
E con questo popolo che Colui che è senza Peccato – unico e vero Sacerdote – cammina …e continua a camminare … per riportare l’uomo nella comunione trinitaria attraverso il suo completo “ olocausto”.
Dinanzi a una “ certa gerarchia” che con scelte meditate, che “fanno pensare un passo indietro rispetto al Concilio Vaticano II, che era stato un aprire le braccia all’intera comunità cristiana e oltre, a quel più vasto «popolo di Dio» che era e non può che essere costituito che dall’umanità intera” [ Rossana Rossanda – il Manifesto 16/01/2008 – primato che ritorna] la lettera dell’arcivescovo di Milano DIONIGI TETTAMANZI che ci mostra il volto di una Chiesa Madre di Misericordia. Nella “Lettera agli sposi in situazione di separazione, divorzio e nuova unione” dal titolo Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, entra, con delicatezza , si mette in ascolto del loro dolore e della loro sofferenza.«Per la Chiesa e per me Vescovo, siete sorelle e fratelli amati e desiderati. In voi ci sono domande e sofferenze che vi appaiono spesso trascurate o ignorate dalla Chiesa». Cercando di entrare nella terribile esperienza di un amore che “ si rompe” : «Immagino che prima di questa decisione abbiate sperimentato giorni di fatica a vivere insieme – scrive il Cardinale -, nervosismi, impazienze e insofferenza, sfiducia reciproca, a volte mancanza di trasparenza, senso di tradimento, delusione per una persona che si è rivelata diversa da come la si era conosciuta all’inizio. Queste esperienze, quotidiane e ripetute, finiscono con il rendere la casa non più luogo di affetti e gioia, ma una pesante gabbia che sembra togliere la pace del cuore». Poi dice con chiarezza: «La Chiesa sa che in certi casi non solo è lecito, ma addirittura inevitabile prendere la decisione di una separazione: per difendere la dignità delle persone, evitare traumi più profondi, custodire la grandezza del matrimonio, che non può trasformarsi in un’insostenibile trafila di reciproche asprezze». Dalla lettera traspare la forte apprensione per i figli delle coppie che si frantumano: « Voglio raccomandare a tutti i genitori separati di non rendere la vita dei loro figli più difficile, privandoli della presenza e della giusta stima dell’altro genitore. I figli hanno bisogno, anche seguendo le recenti garanzie legislative, sia del papà sia della mamma e non di inutili ripicche, gelosie o durezze». E poi l’invito alla comunità all’accoglienza e alla misericordia: non è possbile che la chiesa abbia scomunicato i divorziati o messo alla porta gli sposi che si sono separti. Seguono poi le motivazioni per le quali c’è “ L’impossibilità di accedere alla comunione eucaristica per gli sposi che vivono stabilmente un secondo legame sponsale” ritenendo “comunque errato pensare che la norma regolante l’accesso alla comunione eucaristica significhi che i coniugi divorziati risposati siano esclusi da una vita di fede e di carità vissute all’interno della comunità ecclesiale “ Ma… nell’Eucaristia non dobbiamo forse contemplare l’Agnello di Dio che si carica di ogni peccato per rivestire il peccatore, disponibile alla conversione, dello splendore del perdono. Come negare l’efficacia di questa infinita azione di misericordia e conversione soprattutto al peccatore che ne ha più bisogno; non a caso proclamiamo “Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo !!” Molto bello comunque l’invito: « Vi chiedo di partecipare con fede alla Messa, anche se non potete accostarvi alla comunione. Anche a voi è rivolta la chiamata alla novità di vita che ci è donata nello Spirito. Anche a vostra disposizione sono i molti mezzi della Grazia di Dio. Anche da voi la Chiesa attende una presenza attiva e una disponibilità a servire quanti hanno bisogno del vostro aiuto. E penso anzitutto al grande compito educativo che come genitori molti di voi sono chiamati a svolgere e alla cura di relazioni positive da realizzare con le famiglie di origine. Penso poi alla testimonianza semplice, se pur sofferta, di una vita cristiana fedele alla preghiera e alla carità. E ancora penso anche a come voi stessi, a partire dalla vostra esperienza, potrete essere di aiuto ad altri che attraversano situazioni simili alle vostre». Non bisogna mai cedere all’idea che la Chiesa, popolo di Dio, sia guidata da uomini…e lo Spirito che la conduce e suscita profeti a tempo opportuno. |