Attualità
Questi bambini vengono accolti, amati, rispettati, aiutati; ma, se io avessi saputo prima che mio figlio nascesse, che avrebbe condotto quell’esistenza, quella che sta conducendo adesso lui e tutta la famiglia, con l’aiuto che c’è da parte delle istituzioni … … ….
Però non è una vita quella, è una morte quotidiana per il ragazzo e per tutta la famiglia, che viene coinvolta in difficoltà enormi .
Stiamo tutti male, malissimo, innanzitutto perche siamo riscattati dalla speranza di sperare in un cambiamento.
Io tremo all’idea che a 68 anni mi venga un ictus e Salvatore rimanga solo, tremo! Vorrei essere congelata con lui, morire insieme a lui.
Però se avessi saputo dall’inizio io non l’avrei fatto nascere; così come approvo le mamme che abortiscono sapendo a che cosa andranno incontro non solo i loro figli…. “
E’ una testimonianza che sconvolge e non reclama giudizi, perché nessuno può ergersi a giudice quando è la sensibilità privata di una persona che è protagonista del dramma.
La Chiesa si interroghi su come si incarna nel dramma che consuma una coscienza e quanto sia disponibile a essere comunità che accoglie con tenerezza e misericordia chi vive sulla propria pelle delle terribili lotte esistenziali.
La politica si tenga lontano dallo sfiorare la sfera della coscienza personale del singolo.
Per chi vive il dramma … l’umiltà di non viverlo da solo e cercare di definire un limite al terribile pericolo di una selezione preventiva.
Le uniche notizie che abbiamo avuto da questo incontro riguardano il fatto che non sono stati previsti finanziamenti, almeno per i primi tre anni, per il rifacimento della rete idrica di Castelbuono, come noi del resto avevamo già preannunciato alla cittadinanza e al Sindaco. Né tantomeno abbiamo avuto una risposta sulle tariffe che si troveranno a pagare i cittadini.
A questo punto ci chiediamo cosa intende fare il Sindaco e la sua maggioranza consiliare ora che sono saltati i presupposti che li hanno portati a votare in consiglio comunale una delibera che di fatto consegna le reti idriche in mano privata?Ed inoltre in considerazione del fatto che all’orizzonte si intravedono nuove elezioni, questi politici, a dir poco ambigui sulla questione, torneranno nuovamente a favore dell’acqua pubblica per accaparrarsi qualche voto?Oppure avranno finalmente il coraggio di chiarire alla cittadinanza la loro posizione?
Altra questione che ci fa ulteriormente riflettere è il fatto che nessuno dell’attuale maggioranza consiliare si sia posto il problema che esiste ancora un giudizio in corso presso il TAR del Lazio riguardante la gara d’appalto che ha portato l’APS ad aggiudicarsi la gestione per 30 anni della nostra acqua.In attesa del giudizio, al di la delle posizioni politiche di ognuno, sarebbe stato opportuno, a parere nostro, non consegnare le reti, considerato anche il fatto che il Comune di Castelbuono figura, a detta del Sindaco, tra i primi ad avere intrapreso il ricorso al TAR.
Altri Comuni, come ad esempio Caltavuturo, si sono invece rifiutati di consegnare le proprie reti all’APS adducendo appunto questo motivo.
Un’ altra considerazione sulla giornata riguarda la presenza al presidio del consigliere comunale di Sinistra Unitaria Vincenzo Vignieri, il quale ha dichiarato di aver presentato un documento indirizzato al Sindaco e al presidente del Consiglio in cui sostiene di non dover procedere alla consegna delle reti, in quanto non sono previsti i finanziamenti promessi.
Sicuramente ci si sarebbe potuti aspettare di più, visto che il consigliere Vignieri fa riferimento, a livello provinciale e regionale, a Sinistra Democratica, gruppo politico che si oppone fermamente alla gestione privata dell’acqua.
Non ci riusciamo a spiegare come ci sia ancora da parte sua una riluttanza a volere aderire alla linea politica che ha adottato il suo partito politico sulla questione dell’acqua.Noi di NoPriv, a differenza di altri, siamo sempre stati, e lo saremo sempre, per la gestione pubblica dell’acqua, senza ambiguità nè giochi di parole.
Continuiamo la nostra lotta dal basso, insieme ai movimenti e alla gente comune, con ogni mezzo necessario, contro questi politici e i loro interessi, questi si, privati.
Comitato NoPriv – Castelbuono
Sia durante il corteo, aperto dallo striscione del comitato No Priv, sia durante il comizio, è stato richiesto ai Sindaci di rifiutarsi di consegnare le reti e gli impianti alla società APS, aggiudicataria di una gara sulla cui regolarità numerosi sono stati i dubbi sollevati e non ancora sciolti, anche in sede giudiziaria.
I cittadini sono stati inoltre invitati a giudicare i candidati che si presenteranno alle prossime scadenze elettorali sulla base dell’atteggiamento che hanno avuto nei riguardi della procedura di privatizzazione voluta a tutti i costi dalla Giunta provinciale Musotto.
Infatti, è stato più volte ripetuto, il rincaro delle tariffe ed il peggioramento del servizio, di cui a Cefalù si è avuto solo un anticipo, avrà dei precisi responsabili, da individuare nelle persone degli Amministratori e dei politici che, ciascuno per le proprie competenze e funzioni, hanno favorito o non si sono opposti alla privatizzazione dell’acqua.
A tal proposito risulta singolare la presenza di alcuni esponenti e sostenitori della Giunta Guercio tra i manifestanti, visto che il Sindaco di Cefalù non si è opposto alla consegna delle reti ad APS, mentre il programma elettorale prevedeva sul punto lo svolgimento di un referendum popolare.
Alla fine della manifestazione i promotori hanno concordato di organizzare delle iniziative di protesta e di dissenso nei comuni, in occasione delle visite degli emissari di APS, in modo da far sentire alle amministrazioni, ed alla stessa società che aspira a venderci la nostra acqua, il dissenso dei cittadini, e per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Erano naturalmente assenti alla manifestazione, conclusa dal Segretario provinciale della CGIL Calà, gli esponenti della Camera del lavoro di Castelbuono, allineati, anche in Consiglio comunale, alle posizioni del Sindaco favorevole alla consegna delle reti in cambio della auspicata promessa dei finanziamenti.
10-2-2008
Il comitato no priv – contro la privatizzazione dell’acqua di Castelbuono
Vergognosamente ancora senza TAC l’Ospedale di Termini Imerese. Avevamo già denunziato il gravissimo disservizio che da mesi l’Ospedale di Termini Imerese è costretto a subire. Continuiamo però a constatare che la gravissima disfunzione, che si protrae ormai da mesi , perdura.
Sono stati allertati i vari amministratori locali e politici del comprensorio…. Il loro interesse: ammirevole !!! Continueremo a denunciare, per quanto possibile, fino alla soluzione, la gravissima carenza che incide notevolmente sull’utenza e gli operatori. ( leggi anche articolo del 18 Gennaio http://www.ilconfronto.com/attualita/senza-tac-da-molti-giorni-lospedale-di-termini-imerese/ ) |
Leggi articolo Giornale di Sicilia del 16.02.08 |