Attualità
Quanto è triste vedere i vinti arrabbiati, ribellarsi alla “ immeritata sconfitta” con l’adozione di percorsi vendicativi, fuori controllo, tendenti a denigrare, epurare, separare, processare in nome di una idea distorta del “ bene comune”, di “ codici etici”, di” decenza politica”, etc ….
E’ necessario recuperare la cultura dell’accoglienza, soprattutto per chi si allontana …. E la meraviglia è grande quando chi, apertamente, ha fatto più volte riferimento alla figura di Don Paolo Raimondi [ la sua comunità è stata sempre comunità aperta e accogliente ] non pratica questo percorso ma conduce se stesso e altri all’adozione di sentimenti contrari alla “ comprensione”, al “ dimenticare”, al “ non ricordate più le cose passate” Se veramente si vuole interpretare la politica come servizio è necessario che chi si auto-referenzia tale virtù ricordi che il servo è mite, docile, mansueto così come è detto nel brano di Vangelo di Luca al cap. 17: “ Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».”
Il servo non giudica, non separa, non allontana … si dimentica per l’altro … serve fino alla fine !!!
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verso chi ha fatto partire il “ timer “ o qualunque altro micidiale congegno di innesco.
Gesù , solitudine d’amore, immolato su un pezzo di legno, oggi che celebriano il mistero della tua ascensione, … ritorna ! … ritorna ! nella casa dei poveri genitori di Melissa e prova ad asciugare le loro lacrime … prova a parlare di vita la dove tutto parla solo di morte… la dove è assurdo parlare di risurrezione … la dove altro non esiste che rabbia, disperazione, incredulità.
Torna tra le “bestie” o la “bestia” che ha concepito tale atrocità … conducili alla redenzione, … alla presa di coscienza del “disastro” che ha o che hanno combinato …. Parla al loro cuore … Solo Tu puoi avere la forza e l’amore per un invito alla conversione, … noi, poveri uomini, restiamo con le pietre in mano, … non ce la facciamo a perdonare …
Converti anche noi !!!! |
Pian piano all’annunciata volontà di parlare di programmi è seguita – con coloriture e tonalità diverse – la voglia di distruggere il proprio “competitor” [ è questo il termine usato dai tre candidati ] frugando nel negativo [ che ogni uomo ha ] per suscitare nell’ascoltatore emotività avverse e, spesso, preannunciando – per gli appuntamenti successivi – ulteriori “ rivelazioni “.
Ma la campagna elettorale non è stata solo questo.
Ci ha colpito la freschezza e la spontaneità dei “nuovi arrivi” specialmente giovani e la pesantezza dei “ navigati”, questi ultimi arroccati alla loro visione di “paese”, prigionieri di una politica ormai vecchia che non affascina, né trascina, né coinvolge. Ora, però è necessario recuperare la capacità di collaborare [ scambio in cui i partecipanti traggono vantaggio dall’essere insieme (Richard Sennett – Insieme. Rituali, piaceri, politiche della collaborazione, Feltrinelli, 2012)] e questa capacità è una dote sociale preziosa che rischia di essere smarrita. Collaborare presuppone sensibilità verso l’altro, capacità di ascolto, disponibilità a modificare la propria progettualità se quella dell’altro ,oggettivamente, è migliore della mia. Secondo Sennett “il desiderio di neutralizzare la differenza, di addomesticarla, nasce… dall’angoscia tutta moderna per la differenza, un’angoscia che si interseca con l’economia della cultura consumistica globalizzata. Uno dei suoi effetti è quello di indebolire l’impulso a collaborare con coloro che rimangono irriducibilmente Altro da noi”
Al neo Sindaco l’invito a non dimenticare che anche nel nostro paese i poveri sono sempre di più e come diceva La Pira “ i poveri non sono una Eucaristia sociale: essi sono il documento vivente, doloroso, di una iniquità: sono il segno inequivocabile di uno squilibrio tremendo -il più grave fra gli squilibri umani dopo quello del peccato- insito nelle strutture del sistema economico e sociale del paese che li tollera: essi sono la testimonianza della ulteriore sofferenza che gli uomini (i credenti) infliggono a Cristo medesimo”
Se io sono uomo di Stato il mio no alla disoccupazione ed al bisogno non può che significare questo: -che la mia politica economica deve essere finalizzata dallo scopo dell’occupazione operaia e della eliminazione della miseria: è chiaro! Nessuna speciosa obbiezione tratta dalle c. d. «leggi economiche» può farmi deviare da questo fine: devo sempre ricordarmi che il Vangelo non è un «libro di pietà» [anche!]: esso è anzitutto un «manuale di ingegneria» [parabola del costruttore, Mt. VII, 24-29]: cioè un rivelatore delle leggi costituzionali, ontologiche dell’uomo; le sole leggi che permettono una solida costruzione della vita personale, sociale e storica dell’uomo.” (L’attesa della povera gente-Cronache Sociali 1950) E poi ancora “ quando Cristo mi giudicherà io so di certo che Egli mi farà questa domanda unica (nella quale tutte le altre sono conglobate): – Come hai moltiplicato, a favore dei tuoi fratelli, i talenti privati e pubblici che ti ho affidato? Cosa hai fatto per sradicare dalla società nella quale ti ho posto come regolatore e dispensatore del bene comune la miseria dei tuoi fratelli e, quindi, la disoccupazione che ne è la causa fondamentale? Né potrò addurre, a scusa della mia inazione o della mia inefficace azione, le « ragioni scientifiche» del sistema economico fondato su un gruppo di pretese « leggi » inviolabili -si dice!- come le leggi vere, quelle della natura fisica. Non potrò dire: -Signore, non sono intervenuto per non turbare il libero giuoco delle forze di cui consta il sistema economico; per non violare la norma «ortodossa» che regola la circolazione monetaria; ho lasciato nella fame alcuni milioni di persone per non diminuire il pane a 30 altri milioni di persone; ho dovuto «temporeggiare» perché certe regole di prudenza monetaria (cioè della «mia» prudenza monetaria) mi impedivano di rispondere organicamente e rapidamente alla domanda dolorosa di lavoro e di pane che mi veniva con tanta urgenza da tante labbra. No: non posso addurre a mia giustificazione queste risposte: il fatto resta: «ebbi fame e non mi desti da mangiare ».”
Riportiamo di seguito i risutati delle varie liste
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2081 voti |
325 |
CAPUANA ANTONIO |
(Castelbuono in Movimento) |
314 |
PISCITELLO MAURO |
(Castelbuono in Movimento) |
190 |
CAPUANA FABIO |
(Castelbuono in Movimento) |
190 |
MAZZOLA ANNA MARIA |
(Castelbuono in Movimento) |
189 |
CALÌ LAURA |
(Castelbuono in Movimento) |
177 |
CUCCO GIOVANNA |
(Castelbuono in Movimento) |
166 |
LETA SANTO |
(Castelbuono in Movimento) |
142 |
MAZZOLA PIETRO |
(Castelbuono in Movimento) |
136 |
PITINGARO GIUSEPPE |
(Castelbuono in Movimento) |
129 |
CUSIMANO ANNA LISA |
(Castelbuono in Movimento) |
105 |
CASTIGLIA ROSARIO |
(Castelbuono in Movimento) |
86 |
NASELLI GIUSEPPE |
(Castelbuono in Movimento) |
77 |
FERRAUTO PIETRO |
(Castelbuono in Movimento) |
73 |
PRESTIANNI ANTONIO |
(Castelbuono in Movimento) |
64 |
LA GRUA MARCO |
(Castelbuono in Movimento) |
1892 voti |
282 |
CICERO MARIO |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
180 |
ALLEGRA GIOACCHINO |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
122 |
MARGUGLIO VINCENZO |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
112 |
GENCHI GIUSEPPE |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
101 |
FIASCONARO GIUSEPPE |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
100 |
SARCONA ALESSANDRO |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
98 |
SPALLINO MYRIAM |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
95 |
PAPPALARDO FANINO |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
86 |
CASTIGLIA MARILENA |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
86 |
CUCCO LIBORIO |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
76 |
CAROLLO ROBERTA |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
72 |
VETERE LAURA |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
69 |
PRISINZANO FRANCESCO |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
67 |
VENTIMIGLIA MARIO |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
64 |
ALESSI MARIO |
(L’Ulivo con Unione civica di centro) |
1506 voti |
359 | ALLEGRA EUGENIO | (Castelbuono Libera) |
260 | MAZZOLA ROSARIA | (Castelbuono Libera) |
150 | DI GARBO DARIO | (Castelbuono Libera) |
142 | CAMPO GIORGIO | (Castelbuono Libera) |
109 | CAROLLO SALVATORE | (Castelbuono Libera) |
105 | MOGAVERO GIORGIO | (Castelbuono Libera) |
92 | VENTURELLA VINCENZO | (Castelbuono Libera) |
63 | FAILLA NICOLA | (Castelbuono Libera) |
56 | PROIETTO MASSIMILIANO | (Castelbuono Libera) |
55 | VIGNIERI ANGELICA | (Castelbuono Libera) |
52 | CICERO ENZA | (Castelbuono Libera) |
37 | SFERRUZZA ROSALBA | (Castelbuono Libera) |
32 | CASTIGLIA GIUSEPPE (detto Peppe) | (Castelbuono Libera) |
28 | CASTIGLIA GIALUIGI | (Castelbuono Libera) |
12 | BAIO FRANCESCO | (Castelbuono Libera) |
E’ meraviglioso lo sforzo del “ credente “ che si “ lascia forare le orecchie” nell’ascolto della profondità appena percepibile dell’invocazione di chi si considera “ ateo alla ricerca “
Dio di bontà infinita.
Un’altra poesia che ci piace inserire in questo post è quella di Raissa, moglie del grande filosofo Jacques Maritain, ebrea, con intatto l’ amore per le sue radici anche dopo la conversione al cattolicesimo. Se noi gridiamo Abba ! Pater!
Non abbiamo perduto il Padre perché è venuto col suo Figlio a percorrere con noi la Miseria, a sperimentare e provare “ sulla sua pelle” l’umano terribile sentimento dell’ abbandono più totale per condividere fino in fondo la sofferenza dell’uomo e presentarla al Padre infinitamente innamorato di tutta l’umanità, sua creatura e presenza misteriosamente collaborante quando veniva creata. |