Tirisan
L’annullamento della visita alla Sapienza sbaraglia i progetti dei contestatori e “ promuove il papa antipatico” che con stile, glissando la visita, ha evitato all’Italia, dimostandole vero amore, possibile ulteriore discredito internazionale attraverso tutto quello che i comitati organizzati della Rete per l’autoformazione della “ Sapienza” avrebbero mediato al mondo . Ci sgomenta che i laici non testimoniano la tolleranza che pretendono. Riportiamo il testo integrale che Papa Benedetto avrebbe pronunziato.( testo-visita-sapienza ) |
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Togliere sempre a chi non ha, per lasciare comodo chi ha. Far tirare chi ha sempre tirato per lasciare tranquillo chi non si mai mosso, è un mestiere che conoscevano bene anche i pagani. Dopo tanti secoli di cristianesimo e di esempi di santi, è venuta l’ora di chiedere a chi sta sopra di portare il peso maggiore: ‘chi è primo tra voi, porti come l’ultimo’, perché ci sia uguaglianza (P. Mazzolari, Se tu resti con noi 92). |
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Il sole, sbirciando tra i rami contorti del mio io, il sole mi offendeva…. Chiusi gli occhi… mi trovai bambino…e provai l’illusione: vidi la mano bianca stretta alla mano nera, il viso giallo baciare il bianco, il bimbo giocare con l’onorevole, il mio nemico chiamarmi fratello. Poi… ho sentito un’accoro .. ho visto molto sangue… La mano bianca strappare la mano nera, l’onorevole sorridere con diplomazia… Era la realtà !!! La realtà del mondo egoista, superbo, europeizzante; la realtà di un uomo che ancora non ti ha accolto nel cuore !
( Angelo Mazzola ) |
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Adamo ed Eva nel giardino erano la felicità fatta creatura. Tutto è vostro, siate felici come Dio perché Dio vi ha dato tutto quello che è suo.
Dopo averli creato Dio da un limite: «Potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma non dell’albero della conoscenza del bene e del male, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti» (Gen 2,16-17). Su questo limite, garanzia della libertà umana, fa leva la tentazione del serpente. |
E l’uomo non resiste alla suggestione di “fare a meno di Dio”.
Ad Adamo si contrappone Gesù, anche lui tentato come ogni uomo che viene nel mondo, ma «senza commettere peccato» . L’arma con cui Gesù combatte è la sottomissione alla Parola di Dio. Se Adamo ha considerato l’essere come Dio una preda da conquistare e ha steso la mano verso l’albero per «rapire» la qualità divina, Gesù ha percorso il cammino opposto e al termine della sua esistenza terrena è giunto a stendere le sue mani sulla croce per offrire la sua vita nella libertà e per amore di Dio e degli uomini.