Tirisan
Numerosissime le occasioni per un cammino di conversione, vero spirito di un anno giubilare.
In questo momento si ha certezza della presenza di S.E Mons Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea e già presidente del movimento Pax Christi.
Sarà a Castelbuono nei giorni 29 Febbario e 01 e 02 Marzo per condurci in un breve cammino sulla “ Presenza Cristiana nel III millenio”
Gli appuntamenti programmati sono:
Venerdì 29 Febbraio ore 21,30 Lectio Divina
Sabato 01 Marzo: Ore 11 incontro con i giovani delle nostre scuole;
Ore 16: incontro con i vari gruppi parrocchiali:
Ore 21: incontro con le congregazioni;
Domenica 02 Marzo: Ore 11: celebrazione Eucaristica.
Altra presenza certa quella di Don Alberto Maggi dell’Ordine dei Servi di Maria, direttore del Centro Studi Biblici “G. Vannucci” che sarà tra noi a primavera , ancora da definire la data.
C’è un’altra grande speranza, quella di aver con noi frère Alois, nuovo priore di Taizé dopo la morte di Frère Roger.
Queste le prime notizie sugli appuntamenti imminenti che caratterizzeranno l’Anno Giubilare.
Riguardo al sostegno a un nuovo partito cattolico. “ Non spetta a noi dare né il permesso, né la preclusione e neanche il sostegno a iniziative che sono nella responsabilità dei cittadini cattolici “…. I vescovi invitano “ tutti i soggetti politici a mettere al primo posto il bene comune rispetto agli interessi di parte “.
Quanta passione poi da parte del Card Bagnasco nel descrivere l’Italia come un paese “ sflilacciato” “ a coriandoli ”, incapace di crescita economica.
E poi, parlando quasi da “ capo politico”, quanto “inopportuno” l’ invito ai politici cristiani a non avere “ alcun vincolo di mandato” nei confronti del popolo che li ha eletti.
Quante parole ma…
“ il supremo dirsi della parola avviene nel suo supremo tacersi.
La parola si è detta nella maniera più alta quando si è taciuta… La Parola esce dal silenzio,dimora nel silenzio,rimanda al silenzio..La Parola si dice…spegnendosi nel silenzio della morte. ….
Duemila anni di parlare parole….Dimenticando che si potrà parlare la Parola solo salendo sulla Croce lasciata vuota da Cristo.
E sulla Croce non si sale “in comitiva”ma terribilmente da soli,consapevoli di vivere l’estrema esperienza dell’abbandono…anche da Dio! …. “
In questa tormentosa crisi politica, sulla quale, aleggiano sottili ma forti ingerenze da mondo ecclesiastico ci piace riportare alcuni passaggi della lettera aperta che Mons. Bettazzi ha inviato a Romano Prodi, in questo tempo particolare “in cui il degrado della vita politica è evidente, in cui troppi rincorrono interessi e privilegi particolari, in cui gli stessi grandi ideali, proposti e difesi dalla Chiesa, vengono talora strumentalizzati anche da chi nella sua vita personale ha sempre mostrato di non tenerne un gran conto“.
“Sento di doverla ringraziare anche come vescovo, benché emerito per l’esempio che ella ha dato di stile e di attenzione alla gente più in difficoltà.
L’ultima Settimana Sociale dei cattolici, fra l’altro egregiamente diretta dal mio successore a Ivrea ha puntualizzato come fine di una retta politica sia il ‘bene comune’, cioè la creazione di quell’ambiente in cui i cittadini, le famiglie, le aggregazioni, ma tutti i cittadini, tutte le famiglie, tutte le aggregazioni (non solo chi è già più fortunato o più amico), possano perseguire una vita operosa e fiduciosa“.
“Dovremmo tenere più presente questa politica alta noi cristiani e la Cei stessa deve continuare a richiamarcela con insistenza e precisione, evitando tutti, più che mai oggi, anche solo l’apparenza di compromissioni, di silenzi significativi, di comportamenti interessati.
Come è stato autorevolmente ricordato, forse il vero modo di ‘dare a Dio quello che è di Dio’, in questo campo, è ‘dare a Cesare quel che è di Cesare”, cioè serietà, onestà, solidarietà“.
“Non sta a me giudicare quello che il Suo Governo ha fatto; ma ritengo – conclude Bettazzi – che gli intenti che l’hanno guidata, la serietà, la coerenza, il dialogo, la pazienza, con cui ha agito, pur fra mille difficoltà, anche nelle ultime ore, costituiscano un forte esempio dello stile con cui tutti, proprio a cominciare dai cristiani, dovrebbero porsi al servizio del ‘bene comune’, e di come sia possibile, quindi perseguibile, una ‘politica alta’. Grazie, Presidente. E auguri“.
L’ultimo oltraggio quella foto con quel platò di cannoli per festeggiare di aver scansato l’accusa di aver favorito Cosa Nostra, foto che ha fatto il giro del mondo.
Finisce “un’epoca”.
Speriamo che Cuffaro abbia il buon senso di non ritornare, come capolista dell’UDC al senato, nelle prossime nazionali. Si perché quest’anno è l’anno delle “ elezioni per eccellenza” : provinciali, regionali, nazionali.
Quanti trombati o non eletti hanno ripreso a sperare, sostenuti da quella folle aspirazione di avere “ il potere a tutti i costi “.
Ma è tempo di uomini che abbiano a cuore solo ed esclusivamente il desiderio di ricostruire una nazione che va a pezzi per la “ cattiva politica” di quanti non mirano ad altro che a “ gestire potere”.
Abbiamo bisogno di uomini che diano speranza alla povera gente e restituiscano dignità al popolo.
Diceva Dossetti “ La politica è un servizio che in un certo momento può esserci chiesto, purché noi siamo ben convinti che il servizio deve poi durare poco”.
Quanti ne conosciamo politici desiderosi di “ durare poco “ ??!!