Tirisan
Altri Sindaci, quelli che si oppongono davvero alla privatizzazione dell’acqua, neanche li hanno fatti entrare al Municipio.
– Le decisioni sulla privatizzazione dell’acqua il Sindaco non le ha prese in via S.Anna
– Prendiamo atto che è svanita negli amministratori di Castelbuono la boria con la quale, fino a pochi mesi fa, urlavano in piazza che i finanziamenti erano certi; l’unica cosa certa, come avevamo detto noi, è che questa era una ennesima enorme balla per far passare la privatizzzione.
– Il sindaco spera che APS, che è una società per azioni, faccia tariffe “senza speculazioni”: beato lui!
– Lui spera nelle decisioni nazionali e regionali e nel TAR del Lazio; noi pure, ma intanto, contrariamente a lui, diciamo NO alla consegna delle reti e degli impianti, perché finanziamenti per la rete idrica di Castelbuono non ce ne sono, e se mai ci saranno, gestiti dai privati, li pagheremo cari in termini di tariffe e di peggioramento del servizio.
Chiediamo pertanto ai cittadini che non l’hanno già fatto di manifestare il proprio dissenso verso la consegna delle reti e degli impianti firmando la dichiarazione sul modulo da noi predisposto.
Per informazioni rivolgersi a nopriv@gmail.com.
Il comitato No Priv – contro la privatizzazione dell’acqua
Mons. Luigi Bettazzi, già vescovo di Ivrea, è uno dei più noti vescovi dell’episcopato italiano, per la progettualità pastorale e per il suo rapporto franco con la gioventù.Lo dimostrano i suoi scritti: Riconciliazione fraterna; Ateo a diciott’anni; Il Cristiano e la pace.E’ stato membro e fondatore, nonchè tra i più attivi dirigenti di Pax Christi, associazione internazionale cattolica che si prefige la promozione della pace e della lotta all’emarginazione sociale in tutto il mondo |
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In questa veste molti Castelbuonesi l’hanno conosciuto nella marcia della Pace organizzata da Pax Christi all’epoca del terremoto del Belice
Luigi Bettazzi, si è laureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e poi in Filosofia presso l’Università degli Studi ‘Alma Mater’ di Bologna. Qui ha insegnato presso il Pontificio Seminario Regionale.
Impegnato nei movimenti giovanili, venne nominato Assistente diocesano e Vice Assistente Nazionale degli Universitari Cattolici della F.U.C.I..
Assunse la funzione di Vicario Generale del Cardinale Lercaro di Bologna e fu ordinato Vescovo Ausiliario nel 1963.
Ha partecipato a 3 sessioni del Concilio Vaticano II ( ne resta uno dei più autorevoli testimone e custode ).
Le problematiche innovatrici del Concilio, di cui è e sarà tenace sostenitore, diventano centrali in tutta la sua successiva opera pastorale.
Alla fine del Concilio (1966) viene assegnato alla diocesi di Ivrea.
Ha sempre coniugato la riflessione religiosa e teologale con l’impegno sociale.
Tenuto anche conto del nuovo quadro politico nazionale e della nascita della Sinistra Arcobaleno, l’associazione dei Verdi di Castelbuono intende promuovere un’aggregazione insieme a tutti i soggetti politici ed associativi e le persone della società civile che, riconoscendosi in posizioni di sinistra e di centrosinistra, vogliono lavorare ad una proposta di cambiamento, imperniata sui valori della legalità, della solidarietà e dell’ambientalismo, e sul contrasto di ogni politica e prassi clientelare.
Sono stati individuati alcuni campi sui quali l’attenzione sarà fin dall’inizio maggiore: il lavoro nero, la pianificazione urbanistica, lo sviluppo sostenibile, le politiche culturali, le fonti energetiche alternative.I Verdi inoltre individuano nella lotta alla privatizzazione dell’acqua un campo di intervento cruciale per la rilevanza politica, sociale ed etica del problema, e danno la loro adesione ed il loro appoggio al comitato no priv.
I lavori dell’assemblea, la prima svoltasi dopo la dolorosa scomparsa di Lucio Spallino, sono stati svolti all’insegna del riferimento alla sua figura.
L’attività dell’Associazione, ha dichiarato il Presidente neo eletto, dovrà essere improntata ai suoi ideali e al suo stile.
Castelbuono 17-2-2008
Gioacchino Cannizzaro
Ci commuovono ed esaltano le sue parole nelle quali si riconosce la stragrande maggioranza di siciliani fatta di gente onesta, semplice ma efficace laboratorio di novità politiche.
“Mi conoscete . E conoscete la mia storia politica. Sapete da dove vengo. Da una terra magnifica e mortificata.
Non devo raccontarvi niente dei suoi splendori, delle sue miserie, dei suoi onori.
Ancora ieri oltraggiata dalla vicenda Cuffaro, per la quale prima che sdegnarmi io mi sono vergognata.
Per quelle foto che hanno fatto il giro del mondo, per la protervia di quel ‘io resto al mio posto’. Soffocata dalla mafia. Dove il centrodestra ha avuto, alle ultime regionali, il 64 per cento dei consensi e governa province, comuni, città grandi e piccole. Dove tutto è estremo ed estrema è la contraddizione e dove occorre che sia forza la contraddizione e l’eccezione diventi regola: che gli imprenditori non paghino il pizzo, i ragazzi e le ragazze restino a lavorare in Sicilia, la qualità e l’eccellenza siano il nostro metro. Per intercettare, e per sempre, sviluppo buono, buona occupazione, modernizzazione, legalità“.
L’augurio di un successo stravolgente che sarà segno di contraddizione per chi ha infangato il popolo siciliano.