Visite
Utenti in linea
Vangelo del giorno
Sabato 23 Novembre 2024

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

(Lc. 20,27-40) 

Bibbia – CEI 2008
Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

Tirisan

Riportiamo un articolo di Franca Giansoldati apparso sul Messaggero dell’11 Settembre 2011 sull’individuazione, dopo 31 anni, del killer di monsignor Oscar Romero , al quale siamo molto legati, : è Marino Samayoa Acosta, faceva parte della disciolta Guardia nazionale.

Lentamente, dal passato, la verità sulla morte di Oscar Romero,  l’arcivescovo di San Salvador ucciso dagli squadroni della morte, si sta   facendo largo.

YouTube

Il quotidiano salvadoregno, Diario CoLatino, ha pubblicato una inchiesta  su quel capitolo oscuro, dando finalmente un volto all’uomo che nel  1980 sparò contro quel vescovo coraggioso che non aveva paura di  denunciare i crimini e sfidare apertamente la giunta militare.

L’assassino che lo uccise faceva parte della scomparsa Guardia  Nazionale. Il suo nome è Marino Samayoa Acosta, è nato l’8 ottobre 1949.
Il quotidiano spiega che il killer era membro del corpo di sicurezza del Presidente della Repubblica, il colonnello Arturo Armando Molina, e che sarebbe stato ‘assoldato’ direttamente dal figlio del Presidente, Mario Molina. La rivelazione ha subito fatto il giro del mondo.

Diario CoLatino afferma che pubblicherà prossimamente altre informazioni provenienti da “ambienti vicini al maggiore dell’Esercito
Roberto D’Aubuisson”, che da sempre e da più fonti, dentro e fuori il Paese centroamericano, è indicato come il mandante dell’omicidio.

Il vescovo fu crivellato di colpi all’altare, mentre stava celebrando la messa nella cappella di un ospedale della capitale. Amado  Antonio Garay Reyes, l’uomo che guidava l’auto che portò il killer sul  luogo del crimine, ha confermato la storia, spiegando che entrambi
provenivano dalla residenza dell’imprenditore Roberto Daglio dove si ultimarono i preparativi finali del crimine.

 Il quotidiano salvadoregno  che da oltre 25 anni si occupa della vicenda, ha sottolineato che in questo modo verrebbero confermate le dichiarazioni rese ai giudici nel  2006 dagli altri due militari che presero parte nell’operazione: Alvaro  Rafael Saravia ed Eduardo Avila Avila (ucciso in circostanze non ancora  chiarite).

Se la giustizia terrena va avanti, allo stesso modo procede anche la  causa di beatificazione aperta nel 1997 in Vaticano. Il postulatore  della causa, monsignor Vincenzo Paglia ha affermato di recente che l’iter avanza senza problemi di sorta anche se occorrono i tempi tecnici  per poter riconoscere il martirio di monsignor Romero.

Sulla vita di questo coraggioso prelato gravava, infatti, un’ombra: la sua presunta vicinanza alla Teologia della Liberazione, corrente   teologica considerata dalla Chiesa profondamente sbagliata e per questo messa al bando agli inizi degli anni Ottanta. «Romero non era un vescovo  rivoluzionario, ma un uomo della Chiesa, del Vangelo e quindi dei  poveri» ha chiarito monsignor Paglia, aggiungendo che semmai fu vittima  della «polarizzazione politica che non lasciava spazio alla sua carità e  pastoralità». Romero avversava con coraggio sia la violenza espressa  dal governo militare, sia quella della guerriglia.

 

L’ 11 Settembre il “trailer” del Teatro-Musica “ Suor Rosina  della Croce  … io povera inferma … “ 

 Nel lavoro che presentiamo, al fine di renderlo “piacevole”  e “ immediato” c’è molto di “ immaginato” .. che, a nostro giudizio, si adegua  perfettamente a quanto traspare dagli scritti di Suor Rosina.

Rievocare, nel contempo, personaggi Castelbuonesi pensiamo sia un’operazione utile a fare memoria di chi ci ha preceduto nella costruzione di

un paese  che ha a cuore il rispetto della dignità dell’uomo e valori come l’accoglienza, la condivisione, la pluralità di idee.

In questa breve anteprima del lavoro, che speriamo portare a termine per le feste natalizie, racconteremo la sua giovinezza , il suo entrare in intimità con Dio,[ Padre e Madre nello stesso tempo  ] così come noi – leggendo i suoi scritti – l’abbiamo immaginato; e poi il coraggio – tutto attuale – di condividere in una comunità tutta laicale, inizialmente, il desiderio di donare la propria vita per i poveri, anche se malata e dipendente   progressivamente dagli altri.

Poi gli incontri, nella sua stanzetta, con personaggi e situazioni di ogni tipo.  Noi li abbiamo stigmatizzati in due realtà: una novizia in discussione con la sua vocazione e l’incontro con la moglie di un mafioso.

 

L’anteprima avrà inizio puntualmente alle ore 21 dell’ 11 Settembre 2011.    Per la recettività della Chiesa, l’ingresso è consentito solo agli invitati, che all’entrata  troveranno indicazioni sul posto loro
assegnato.

Si raccomanda di prender posto dalle ore 20, 30 per consentire una “serena “ sistemazione e la regolarità dell’ora di inizio.

 

Per il programma apri il file accantoSuor Rosina della Croce: programma

E’ di ieri sul quotidiano on-line lettera 43 un articolo di  Luigi dell’Oglio sulle varie agevolazioni e privilegi goduti, in Italia, dalla “ Chiesa “ , anche se tale termine è improprio, perché la Chiesa è tutto il  popolo di Dio ( dal più forte, ricco e prepotente all’ultimo dei poveri sulla  terra, ognuno bisognoso di attenzione e misericordia : i primi di conversione  gli ultimi di speranza di “riscatto” ).
Tutti, dal Papa al più piccolo dei poveri siamo λαός, “popolo”,  ovvero una moltitudine di persone alla sequela di Cristo;  e quando, con “ varie argomentazioni “, ci si   separa dalla sua parola risuoni forte l’invito «Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di  Dio, ma delle cose degli uomini». (Marco 8:33)  …  Rimettiti  dietro e continua la sequela …. 

 L’invito, leggendo l’articolo,  a interrogarsi, nella libertà più grande   … nello stile di Francesco … “ in cosa sto sbagliando io per tutto quello che sta capitando alla mia chiesa ??  !!

Questo il link dell’articolo:  http://www.lettera43.it/attualita/23711/il-parroco–a-carico-nostro.htm

 

 

     Riproponiamo un post di tre anni fa un  piccolo  stimolo a riflettere sulla nostra fede.
santa22.jpg Che m’importa dei vostri sacrifici senza numero?” dice il Signore.Sono sazio di olocausti di montone e del grasso di giovenchi; il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco. Quando venite a presentarvi a me chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri? Smettete di presentare offerte inutili, l’incenso è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare delitto e solennità.I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli.  Quando stendete le mani, io allontano gli occhi da voi.

Anche se moltiplicate le preghiere, io non vi ascolto.

Le vostre mani grondano di sangue.Lavatevi, purificatevi, togliete il male dalle vostre azioni dalla mia vista.

 Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova “(Isaia 1,11-17 )

Le nostre feste,… le nostre processioni,… le nostre offerte votive…, siamo sicuri che sono gradite al Signore?

Ogni volta che vedo la Croce passare con un drappo di velluto stracolmo di anelli, orecchini, bracciali,( in passato anche banconote )… piango …  piango perché non riesco a capire cosa se ne faccia Dio di queste cianfrusaglie preziose ai nostri occhi e alla nostra economia di mercato, ma spazzature per Lui, che per primo si è fatto piccolo, ultimo e povero per condividere, fino in fondo, tutta la sofferenza dell’uomo.

  E poi le tante statue di “Santi” e “ Madonne”,( ultimamente il più gettonato è P. Pio ) ognuno con i propri “tesoretti”, intoccabili… ma la ruggine li consumerà !!!

Abbiamo perso il senso della Festa.

Per il “Santo di turno “  ogni sforzo è proteso a raccogliere  soldi:  soldi per.. la musica…il cantante di turno.. il sorteggio… e svariate altre manifestazioni; …. ma alla sera: stanchezza, insoddisfazione, vuoto.

Vivere la festa è mettersi in cammino ( per la strada impervia e passando per la porta stretta ), dopo aver scrostato dal proprio cuore [ con dolore ] ogni “sozzura” , per ritornare alla casa del Padre, dove c’è la vera gioia, che non finirà mai.

A che vale percorrere per nove sere a piedi nudi le strade del nostro paese… se nel nostro cuore restano l’invidia, l’autoreferenzialità, la voglia di successo, la disonestà fiscale, etc…

  A che valgono le nostre “promesse”, se pretendiamo misericordia, e non riusciamo ad essere misericordiosi?

                   pro.jpg      

piedi-scalzi.jpg

 

ipocrita.jpg   Io detesto, respingo le vostre feste e non gradisco le vostre riunioni; anche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco i vostri doni e le vittime grasse come pacificazione io non le guardo.  Lontano da me il frastuono dei tuoi canti; il suono delle tue arpe non posso sentirlo! Piuttosto scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne(Amos 5,21- 25 ).  Efraim ha moltiplicato gli altari, ma gli altari sono diventati per lui un’ occasione di peccato. Ho scritto numerose leggi per lui, ma esse sono considerate come una cosa straniera. Essi offrono sacrifici e ne mangiano le carni, ma il Signore non li gradisce; si ricorderà della loro iniquità e punirà i loro peccati: dovranno tornare in Egitto”  (Osea,8,11-13 ).  Non chi dice “ Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio.” (Matteo 7, 21 )   Guardatevi dal praticare le vostre opere buone davanti agli uomini per essere da loro ammirati,altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli… Quando fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà. Quando pregate non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle loro sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini.” ( Matteo 6, 1;3;5)    Dice il Signore: “ Poiché questo popolo si avvicina a me solo a parole e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il culto che mi rendono è un imparaticcio di usi umani, perciò, eccomi, continuerò ad operare meraviglie e prodigi con questo popolo; perirà la sapienza dei suoi sapienti e si eclisserà l’intelligenza dei suoi intelligenti “. (Isaia 29,13-14 )

La cosa più terribile, dinanzi a tanta contraddizione, è pensare che, cambiare, per ritornare all’autenticità è impossibile. Il peccato più grande che l’uomo possa fare è perdere la speranza!

Perdere la speranza significa non credere più che Dio esiste e compie meraviglie, e rende possibile ciò che ai nostri occhi è impossibile.

Quando si perde la speranza ci si sostituisce  a Dio e il nostro Io  diventa Dio.

 Il vero miracolo per noi, uomini del nostro tempo,  è recuperare la speranza.

                                            valenz1.JPG
   

“Su , venite e discutiamo” dice il Signore. “ Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve. Se fossero rossi come la porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha Parlato(Isaia 1,18-20 )

 

 

Liturgia del giorno
Cliccando sulle icone link per visualizzare e accedere alla liturgia del giorno e alla liturgia delle ore.
Raccolta Salmi Responsoriali


www.ilconfronto.com

Video new
Per vedere i filmati clik sull'icona di quello che scegli di vedere
Video Ros
www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com www.ilconfronto.com YouTube
Le vignette di T&T
Cliccando sulla immagine link per visualizzare le vignette. Richiedi password per accedere

www.ilconfronto.com

Concili
nella storia
della Chiesa

Piccola
biblioteca
da "sfogliare"

Raccolta video
"Il Confronto"

I Migranti sono
Persone..
non questioni
migratorie

Riflessioni sui
Migranti:
ricordando
La storia
di Ruth

P. Sorge
La politica
di chiusura
Mostrerà
la propria
disumanità

Lettera al
Presidente
della Repubblca
delle clarisse
carmelitane

Il nuovo patto
delle Catacombe
Chiesa povera
per i poveri

Cardinale Zuppi
a "Che tempo che fa"

Papa Francesco
a "Che tempo che fa"